Climatizzatori si o no: cinque consigli utili

Non sai se scegliere un climatizzatore portatile o uno fisso? Non sai qual è la temperatura adatta o il tipo di manutenzione da fare?

I dubbi sono sempre molti quando comincia a fare caldo: ecco cinque consigli utili che potranno esserti d’aiuto se stai pensando di acquistarne uno.

È meglio un climatizzatore portatile o fisso?

I climatizzatori portatili in generale sono meno efficienti rispetto agli split murali perché sono spesso un monoblocco, inoltre per permettere di far uscire il calore dalla stanza sei costretto a lasciare un varco (per il passaggio del tubo) e questo compromette la climatizzazione del locale. Considera che spesso sono rumorosi avendo il compressore nella stanza dove si soggiorna.

Qual è la temperatura adatta?

La temperatura migliore, anche per non eccedere nei consumi, è attorno ai 25°C, ma è sempre meglio non scendere sotto 6-7°C rispetto all’esterno perché un eccessivo salto di temperatura può essere pericoloso per la salute. I consumi elettrici, oltretutto, sono minori se utilizzi l’aria condizionata a una temperatura più alta.

Che tipo di manutenzione devo fare? Ci sono obblighi come per le caldaie?

Non ci sono obblighi di legge per gli impianti sotto i 12 KW ovvero per gli impianti domestici, ma il nostro consiglio è fare un controllo del gas refrigerante e della pulizia della batteria, in modo tale che sia il più efficiente possibile. La frequenza dei controlli dipende dalle ore di utilizzo. Se non la usi spesso (anche in inverno)  non serve farlo spesso, ma circa ogni 3-4 anni. Ogni anno, però, pulisci i filtri sotto l’acqua corrente e con del bicarbonato.

C’è differenza fra l’acqua dell’unità interna e quella dell’unità esterna?

Non ci sono differenze. Puoi riutilizzare l’acqua di condensa per le pulizie, per innaffiare (non sempre perché è demineralizzare e quindi povera per le piante) o per il ferro da stiro, ma in questo caso segui le indicazioni del produttore.

I filtri dei climatizzatori rimuovono virus e batteri? Sono utili per chi è allergico?

L’importante è evitare il ristagno di acqua dove i batteri potrebbero proliferare, come ad esempio la Legionella, ma il rischio negli impianti domestici è molto basso. Diversi produttori propongono filtri che dovrebbero abbattere eventuali batteri e virus presenti nella stanza, ma al momento non ci sono studi che dimostrano la loro efficacia. Tenendo conto del volume d’aria della stanza e del continuo ricambio aria delle stanze  è difficile ipotizzare che il processo di trattamento aria possa portare a reali benefici per un allergico.

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