Come scegliere il climatizzatore per la casa

Con l’arrivo della bella stagione tutti cominciano a preoccuparsi dell’arrivo del caldo e del modo migliore per difendersi dalla calura estiva, in particolar modo se in casa ci sono bambini, anziani e persone che soffrono di particolari patologie. Se dunque anche voi intendete acquistare un climatizzatore e non sapete quale modello scegliere, cercheremo di suggerirvi alcuni criteri fondamentali per trovare quello più adatto per voi.

Innanzitutto è fondamentale orientarsi su prodotti nuovi, perché provvisti di tecnologie di raffreddamento di ultima generazione. I climatizzatori più moderni infatti assicurano un’efficienza energetica maggiore degli apparecchi più datati perché richiedono una carica di refrigerante minore, così come previsto dalla nuova normativa europea in materia di gas fluorurati.

Climatizzatore: come sceglierlo?

Nell’acquisto di un climatizzatore bisogna distinguere prima di tutto tra pompe di calore, ovvero gli apparecchi che sono in grado sia di raffrescare che di riscaldare, e raffrescatori che al contrario possono solo rendere più fresco l’ambiente in cui sono installati. I condizionatori quindi funzionano in modo abbastanza rudimentale: si può regolare la velocità dell’aria ma non la sua temperatura.
climatizzatori invece sono anche in grado di deumidificare l’aria e pertanto permettono di impostare sia la temperatura sia il livello di umidità desiderato.
Per questo motivo è indispensabile controllare sempre che il climatizzatore prescelto abbia la funzione di deumidificazione. Questa opzione infatti permette di ottimizzare il risparmio energetico dell’apparecchio poichè, talvolta, attivare la funzione di deumidificazione può essere sufficiente per raggiungere un beneficio immediato.
Questi dispositivi inoltre possiedono anche dei sensori specifici che li arrestano nel momento in cui si raggiungono i parametri impostati.
In linee generali, poi, è sempre meglio non installare una pompa di calore in quelle regioni in cui l’inverno è molto rigido, mentre è consigliabile quando il locale da climatizzare non sia più grande di 50 metri quadrati.

Dopo queste brevissime premesse vediamo ora quali sono le caratteristiche e i parametri da considerare per valutare la qualità di un condizionatore.

Efficienza energetica a freddo

Le classi di efficienza energetica a freddo sono riportate nell’etichetta energetica (obbligatoria dal 2004) e indicano il consumo elettrico del climatizzatore.

Capacità di raffreddamento e potenza del climatizzatore

Questo è un altro parametro importante nella scelta dell’apparecchio ed è espresso in kW o in Btu/h (British Thermal Unit): maggiori sono questi valori, più potente è l’impianto.
Da ciò ne consegue che più è elevato il Btu più vasta sarà l’area che l’apparecchio riuscirà a rinfrescare.
Quindi, nella scelta del climatizzatore sarà indispensabile fare un po’ di calcoli e valutare bene i metri cubi che intendiamo climatizzare.
Un altro fattore da tenere in considerazione è l’esposizione della casa: una mansarda ad esempio si riscalda più in fretta di un appartamento posto al primo piano.
Se invece avete la necessità di climatizzare diversi ambienti la scelta dovrebbe ricadere su climatizzatori multisplit, che si possono collegare fra loro attraverso una sola unità esterna. Ad ogni modo, bisogna sempre chiudere la porta delle stanze non utilizzate e se si decide di utilizzare uno split per ogni ambiente è meglio optare per un condizionatore con funzione dual o trial “inverter“.

Attenzione alle classi di consumo energetico

Naturalmente a una più alta capacità di raffreddamento consegue un maggiore consumo energetico. Per tale ragione è sempre meglio scegliere un prodotto con una classe di consumo energetico elevata.

Certificazioni di qualità e sicurezza

Se il climatizzatore ha ottenuto molte certificazioni (come ISO14001ISO9001EuroventCE) il suo costo sarà più elevato. Allo stesso tempo tuttavia si avrà la certezza di aver acquistato un dispositivo che può garantire efficienza e risparmio.

Climatizzatori portatili o fissi?

Per climatizzare più ambienti è possibile ricorrere anche ai climatizzatori portatili che si possono trasportare facilmente e non comportano l’acquisto di più apparecchi. Questi dispositivi tuttavia non sono esenti da difetti perché tendenzialmente sono più rumorosi di quelli fissi. I climatizzatori portatili inoltre hanno un costo più elevato di quelli a parete ma non richiedono l’installazione da parte di personale specializzato. Il loro utilizzo tuttavia richiede un maggiore dispendio energetico dal momento che per funzionare devono necessariamente prelevare l’aria calda all’esterno della stanza in cui sono collocati.

I filtri per purificare l’aria

Soprattutto in città, l’aria che respiriamo contiene molti allergeni ma i moderni climatizzatori sono dotati di filtri antibatterici, antipolline e anti odore. In tal modo questi dispositivi purificano l’aria che respiriamo e rappresentano la soluzione perfetta per tutte quelle persone che soffrono di patologie respiratorie o di allergie.

Fluidi refrigeranti a norma

Un’altra accortezza da tenere a mente nella scelta di un climatizzatore è di controllare sempre che contenga solo fluidi refrigeranti denominati R410A, R134 e R407C, meglio ancora l’R32. Diversamente si rischierebbe che l’apparecchio acquistato diventi fuori legge. L’R32 è una nuova tipologia di gas refrigerante puro e grazie ad esso è possibile ridurre di circa un terzo le emissioni dannose per l’effetto serra rispetto al meno recente l’R410A.

I climatizzatori con tecnologia inverter

Quando la stanza raggiunge la temperatura impostata, i climatizzatori dotati di funzione con inverter non si spengono ma continuano a funzionare in modo da mantenerla stabile. In questa maniera la potenza del motore è ridotta al minimo e si evitano repentini cambiamenti di temperatura, evitando allo stesso tempo che il motore del dispositivo si accenda e spenga continuamente. Grazie a questa tecnologia, il risparmio è di circa il 30% in più rispetto ai modelli meno recenti.

Termostato digitale e timer

Queste funzioni permettono di programmare lo spegnimento e l’accensione del climatizzatore anche quando non si è in casa.
Ad ogni modo bisogna considerare che non è consigliabile raffreddare eccessivamente l’ambiente poiché gli eccessivi sbalzi di temperatura non sono salutari. Inoltre bisogna sempre spegnere il condizionatore della camera da letto prima del riposo notturno ed eseguire una manutenzione corretta dell’impianto pulendo i filtri. In ogni caso, la differenza fra la temperatura esterna e quella interna non deve mai oltrepassare i 5-7°C.

 

Fonte: www.abbassalebollette.it

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